L’invenzione di
Lee e
Turner è sempre stata considerata dagli storici del cinema come un
fallimento pratico, ma ora è stata “sbloccata” attraverso la tecnologia digitale, rivelando per la prima volta le immagini prodotte dal processo in oltre cento anni. Turner ha sviluppato il suo complesso processo a tre colori con il supporto, prima da Lee e poi dall’imprenditore cinematografico americano
Charles Urban. Utilizzando una macchina fotografica e un proiettore realizzati dall’ingegnere
Alfred Darling, Brighton ha sviluppato il processo in modo sufficiente per realizzare vari film di prova di soggetti colorati come un
pappagallo, un
pesce rosso in una ciotola su uno sfondo a strisce vivaci e i suoi bambini che giocano con i
girasoli, prima la sua morte avvenuta nel
1903 all’età di soli
29 anni.
Urban ha continuato a sviluppare ulteriormente il processo con il filmmaker pionieristico con George Albert Smith che ha portato al successo commerciale del sistema Kinemacolor, brevettato nel 1906 e presentato per la prima volta al pubblico nel 1909. Purtroppo, la vedova di Turner non ha mai ricevuto un soldo dall’invenzione del marito. Alla scoperta del film, Michael Harvey, Curatore della cinematografia, ha lavorato con gli esperti di archivio cinematografico Brian Pritchard e David Cleveland per ricostruire il filmato a colori seguendo il metodo preciso descritto nel brevetto di Lee e Turner del 1899. Si sono rivolti agli esperti del BFI National Archive che sono stati in grado di intraprendere il delicato lavoro di trasformare il materiale del film in file digitali, e così il team è stato in grado di guardare queste vivide immagini a colori per la prima volta, oltre cento anni da quando era stato fatto. Ricordiamo a tutti che è possibile seguirci anche cliccando “MI PIACE” sulla pagina facebook.com/FilmIndipendenti. Il video del cortometraggio: